Un'autobomba parcheggiata in una stazione di rifornimento del gas ha fatto strage oggi di 32 persone a Faisalabad, terza citta' pachistana e importante centro industriale della provincia centrale del Punjab, caratterizzata da una forte presenza di cristiani. L'attentato e' stato rivendicato dal principale gruppo militante talebano con una telefonata a una agenzia di stampa internazionale, in cui si diceva che l'obiettivo era una sede dei servizi segreti dell'Isi che sorge nelle vicinanze e che non e' stata danneggiata.
La deflagrazione, di vaste proporzioni in quanto ha causato l'esplosione di alcune bombole del gas, ha provocato il ferimento di altre 125 persone, alcuni dei quali versano in gravi condizioni. La stazione di servizio, tre edifici circostanti, tra cui gli uffici della compagnia di bandiera Pia e decine di auto parcheggiate sono andate distrutte. I soccorritori hanno lavorato a lungo per estrarre vittime e superstiti dalle macerie. Da quanto si e' appreso, l'esplosivo era nascosto in un'auto e il detonatore e' stato azionato a distanza. Parlando a una televisione locale, il commissario della polizia di Faisalabad, Tahir Husain, ha escluso la presenza di un kamikaze.
Secondo un portavoce del gruppo Tehrik-e-Taleban Pakistan (Ttp), la principale sigla attiva nel nord ovest, l'attentato e' stato compiuto per vendetta contro l'uccisione di militanti del movimento da parte delle forze di sicurezza lo scorso anno nella stessa Faisalabad. Poche ore dopo la strage, alcuni missili lanciato da un aereo drone americano hanno ucciso almeno cinque sospetti militanti islamici nel Sud Waziristan, alla frontiera con Afghanistan.
L'ultimo attacco terroristico (questo non rivendicato dai talebani) risale a venerdi' scorso. Una bomba piazzata in una affollata moschea nei pressi di un mausoleo sufi a Nowshera (provincia dii Khyber-Paktunkwa, vicino a Peshawar) aveva massacrato 11 fedeli che erano in coda per ricevere un pasto.
Secondo alcune stime, in Pakistan circa 4 mila persone sono morte in attacchi esplosivi, attentati suicidi e atti di terrorismo dei talebani pachistani o dei gruppi legati ad Al Qaeda dal luglio 2007, ovvero dopo l'assedio alla Moschea Rossa di Islamabad che segno' l'inizio della campagna del governo contro i gruppi estremisti islamici del paese.
martedì 8 marzo 2011
Pakistan, altra strage in Punjab, 32 morti
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