venerdì 18 marzo 2011
Nord Waziristan, drone Usa fa strage di 40 persone
Oltre 40 persone, tra cui molti civili, sono state uccise oggi da una raffica di missili lanciati con un aereo drone americano contro una ''jirga'' (un consiglio di pace) in Nord Waziristan, la regione tribale pachistana considerata cruciale nella lotta contro i talebani e i terroristi islamici. Il raid, il piu' sanguinoso degli ultimi quattro anni, rischia di creare una nuova tensione tra Pakistan e Stati Uniti dopo la controversa vicenda giudiziaria dell'agente segreto Raymond Davis liberato ieri dopo oltre un mese di pressioni da parte di Washington. In serata, il comandante dell'esercito pachistano, il generale Ashfaq Parvez Kayani, ha duramente condannato l'azione e la ''perdita di vite innocenti''. Tra le vittime dell'attacco, il settimo negli ultimi nove giorni e il ventitreesimo dall'inizio dell'anno, ci sono diversi membri di una comunita' tribale che erano riuniti in un edificio pubblico. Alcuni fonti riferiscono di sei anziani uccisi e anche di alcuni bambini. ''E' deplorevole che una jirga pacifica di cittadini, tra cui anziani della comunita' locale, sia obiettivo di un attacco indiscriminato senza alcun rispetto per le vite umane'' si legge in un duro comunicato diffuso stasera dal servizio stampa militare Ispr, secondo il quale ''questi atti di violenza condotti senza rispetto dei diritti umani allontanano il nostro fine comune che e' quello di eliminare il terrorismo''. Come e' prassi, non ci sono conferme ufficiali del bilancio dei morti o della loro identita'. Da una prima ricostruzione sembra che i missili, da quattro a sei, abbiano colpito intenzionalmente il luogo dove si svolgeva la ''jirga'' convocata per risolvere una disputa tra famiglie sulla vendita di una miniera. Ma potrebbe essere anche stato un errore. Il massacro ha sollevato anche la reazione del governatore della provincia pashtun di Khyber-Pakhtukhwa, Syed Masood Kausar, che ha duramente criticato gli Stati Uniti per ''violare la sovranita' territoriale del Pakistan''. In passato, piu' volte, il governo di Islamabad aveva rivolto proteste ufficiali contro l'uso dei droni. Tuttavia, come aveva confermato una indiscrezione di WikiLeaks, ci sarebbe una tacito accordo e anche una cooperazione tra le intelligence dei due paesi sulla caccia ai militanti nel nord ovest. Le notizie sull'accaduto sono molto frammentarie. L'area interessata e' quella di Datta Khel controllata dal comandante talebano Hafiz Gul Bahadur, attivo in Afghanistan. La zona, nota come Nawai Adda , si trova a 25 chilometri dal capoluogo di Miranshah. Alcune fonti sostengono che l'obiettivo del drone era in realta' un veicolo sospetto che si trovava vicino all'edificio dove era in corso la riunione. Secondo quanto riporta Geo Tv, tra gli anziani si trovava anche un militante talebano, identificato come Sharabat Khan. Il particolare e' stato pero' smentito da testimoni locali. Da circa una settimana, le missioni degli aerei spia si sono concentrate nell'area di Datta Khel, dove probabilmente hanno trovato rifugio talebani scampati all'offensiva lanciata dalle forze governative nel Sud Waziristan e nelle altre regioni tribali di confine. Il Nord Waziristan e' rimasta l'unica zona interamente controllata dai militanti e dove il governo di Islamabad non e' ancora intervenuto militarmente nonostante le ripetute pressioni della Casa Bianca. Dopo l'arrivo al potere di Barak Obama, gli Usa hanno fatto largo uso dell'arma dei droni per colpire gli insorti nelle loro retrovie. Il ricorso agli aerei spia ha pero' provocato sentimenti anti americani da parte della popolazione locale e critiche dei difensori dei diritti umani. Alcuni ritengono che le autorita' pachistane impongano una censura stampa sul numero di civili uccisi.
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