lunedì 19 gennaio 2009
Colao (Vodafone): continueremo a investire in India
Nonostante il rallentamento della crescita, Vodafone continuerà a investire in India, un mercato che con 8-9 milioni di nuovi cellulari al mese rimane uno dei più promettenti per l’industria mondiale della telefonia. Ad illustrare la strategia del colosso britannico in un convegno organizzato oggi a Nuova Delhi dalla Confindustria indiana (CII) è stato l’amministratore delegato Vittorio Colao che ha definito l’India “il gioiello della nostra espansione internazionale”.
Secondo le stime del governo, nel 2009 il pil indiano si attesterà intorno al 7 %, una percentuale di tutto rispetto in un mondo che è entrato in recessione. “Se l’India continua a crescere avrà bisogno di capitali di investimento ed è quello che Vodafone intende fare in futuro – ha detto Colao aggiungendo che “finora per ogni rupia spesa ne sono state investite due”. Un anno fa il gigante della telefonia ha acquisito il controllo di Hutch, controllata indiana del gruppo di Hong Kong Hutchison con un accordo da 11,2 miliardi di dollari. La nuova società ribattezzata Vodafone Essar è attualmente il terzo operatore di telefonia mobile in India per numero di abbonati (61 milioni a dicembre, con uno share di oltre il 17 per cento) superata di poco da Reliance e dal numero uno Bharti Airtel. Secondo Colao che lo scorso luglio ha preso il posto dell’indiano Arun Sarin ai vertici della società, i mercati emergenti come India o l’Africa sono “generatori di liquidità”, che è l’obiettivo prioritario della strategia di Vodafone soprattutto in questo momento di crisi.
Nel suo intervento al “Partnership Summit 2009”, introdotto da Sunil Bharti Mittal, suo concorrente ed ex presidente CII, l’a.d. Colao ha però evidenziato le difficoltà di operare sul mercato indiano “a causa della complessità delle regole aperte a possibili interpretazioni” e anche dal ristretto spettro di frequenze che “pregiudica la qualità del servizio”. Se vuole attirare capitali dall’estero necessari per sostenere il tasso di crescita “il governo indiano deve garantire una migliore accoglienza agli investitori stranieri” ha concluso.
La diffusione dei telefonini nelle campagne indiane rappresenta inoltre uno strumento di sviluppo. Secondo uno studio presentato stamattina da Vodafone sull’impatto socio-economico della telefonia mobile, negli stati indiani dove il tasso di diffusione dei cellulari sarà superiore al 10%, la crescita sarà di 1,2 punti percentuali più alta rispetto agli altri stati con un minor numero di telefonini.
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