venerdì 14 novembre 2008
Chandrayan, missione compiuta. La bandiera indiana è arrivata sulla luna
E’ significativo che per piantare la sua bandiera sulla luna, l’India abbia scelto l’anniversario della nascita dello statista Nehru. L’allunaggio di un modulo avvenuto ieri sera dopo le otto, ora indiana, sganciato dalla sonda orbitante Chandrayan I, ha un valore più simbolico che scientifico. L’apparecchio, di 35 chili, grande come una televisione e dipinto con il tricolore indiano, ha scattato fotografie ravvicinate durante la sua discesa, ma la sua funzione si è esaurita con l’impatto sulla crosta lunare. Ma tanto basta per permettere all’India di rivendicare un posto in prima fila nella corsa alla colonizzazione lunare al fianco di Stati Uniti, Unione Europea e Russia. Il fatto che ci sia arrivata prima della rivale Cina è un motivo di orgoglio in più per New Delhi. L’idea di inviare un modulo lunare è dell’ex presidente indiano Abdul Kalam, lo scienziato che ha fondato il programma missilistico e nucleare e convinto sostenitore del concetto di progresso tecnologico al servizio dello sviluppo. La missione Chandrayan I, costata 80 milioni di dollari, un‘inezia rispetto a quanto spende la Nasa, ha l’obiettivo di fare una mappatura tridimensionale del satellite terrestre, ma anche di verificare la presenza del rarissimo isotopo Elio 3, utilizzato per la fusione nucleare, che potrebbe essere un giorno la soluzione ai fabbisogni energetici del pianeta.
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