mercoledì 1 ottobre 2008

Divieto anti fumo nel giorno del Mahatma

Su Apcom

L’India, uno degli ultimi paradisi dei fumatori, da domani mette al bando le sigarette nei luoghi pubblici. Nei ristoranti, hotel, stazioni, aeroporti, uffici, autobus, negozi e fabbriche entra in vigore il divieto di fumo. La multa per i trasgressori sarà di 200 rupie (circa 3 euro) e le autorità hanno promesso controlli a tappeto.
Per un Paese, dove la salute pubblica è spesso ignorata, sarà una vera e propria rivoluzione. E’ significativo che per applicare la legge anti fumo sia stata scelta la data del 2 ottobre, anniversario della nascita del Mahatma Gandhi e dall’anno scorso anche Giornata Mondiale della Non Violenza. Per rispetto al “padre della patria” in questo giorno, che è festività pubblica, sono vietati la vendita e il consumo di alcolici su tutto il territorio nazionale. Il Mahatma aveva adottato uno stile di vita ascetico ed era contrario al consumo di carne, alcolici e di “bindi”, come sono chiamate le sigarette fatte a mano.
Il bando è stato fortemente voluto dal ministro della sanità, il medico e “salutista” Ambumani Ramadoss secondo il quale il 40 per cento dei problemi di salute della popolazione è causata dalle sigarette. La legge era stata contestata duramente dall’industria del tabacco e da alcuni leader politici regionali. La scorsa settimana era intervenuta anche la Corte Suprema, il massimo organo giudiziario, che ha respinto una petizione per uno slittamento dell’entrata in vigore del divieto.
L’India è il terzo produttore mondiale di tabacco e i fumatori sono 120 milioni su una popolazione di oltre un miliardo di persone. Secondo dati dell’Indian Coucil of Medical Research il fumo uccide un milione di persone all’anno.

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