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Sembra ci sia stata la forte pressione di Washington dietro il cambio della guardia al vertice dell’Isi, l’Inter Intelligence Service, il potente servizio segreto che spesso ha avuto un ruolo determinante nei destini del Pakistan. Il neo presidente Asif Ali Zardari avrebbe incontrato nel finesettimana a New York il capo della Cia che da qualche tempo insiste per una riforma dei servizi segreti accusati di sostenere indirettamente i talebani. Il generale Nadeem Taj, un fedele dell’ex presidente Musharraf è stato sostituito dal generale Ahmed Shuja Pasha, considerato un “falco” nella lotta ai militanti islamici. Il suo ultimi incarico è stato di guidare le offensive militari contro le roccaforti degli integralisti in Waziristan. In precedenza aveva comandato i caschi blu dell’Onu in Sierra Leone. La sua nomina sarebbe stata decisa dal capo delle forze armate, il generale Kayani, lui stesso al vertice dello spionaggio fino ad un anno fa. Si rafforzerebbe così il controllo dell’esercito sull’Isi dopo il tentativo del governo, fallito a luglio, di riformare i servizi segreti ponendoli sotto il potere civile. Gli Stati Uniti sospettano che alcuni servizi deviati continuino a sostenere i talebani in Afghanistan e che siano indirettamente coinvolti in attentati terroristici, come quello del 7 luglio contro l’ambasciata indiana a Kabul.
martedì 30 settembre 2008
Pakistan, cambio della guardia al vertice dell'ISI
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