giovedì 12 febbraio 2009

Attacco di Mumbai, l'ammissione del Pakistan. India: "atteggiamento positivo"

In onda su Radio Svizzera Italiana

Due mesi e mezzo dopo il clamoroso attacco di Mumbai, il governo di Islamabad ha riconosciuto che il piano era stato ideato e organizzato in parte in Pakistan e che gli attentatori erano partiti dalla città portuale di Karachi a bordo di tre imbarcazioni. L’ammissione, giunta in coincidenza con la missione del nuovo inviato americano Richard Holbrooke, riporta il sereno nelle relazioni con l’India che in un comunicato diffuso in serata ha espresso apprezzamento definendo l’atteggiamento come positivo. Il governo di New Delhi aveva presentato agli inizi di gennaio un voluminoso dossier di indizi sull’appartenenza degli attentatori al gruppo estremista Lashkar-e-Taiba e anche sulla presunta complicità dei servizi segreti pachistani, un punto questo che rimane ancora in sospeso.
Nella conferenza stampa di oggi, il ministro degli interni Malik Rehman, ha anche annunciato di aver individuato e in parte catturato i complici e anche la mente dei commando terrorista che ha assalta di Mumbai. Secondo gli investigatori pachistani ci sarebbero anche dei legami internazionali e in particolare con Italia e Spagna, dove sarebbero avvenute delle transazioni finanziarie, con l’Austria per via di una sim card telefonica e anche con un sito internet situato negli Stati Uniti.

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