“Questo attacco è un segno di disperazione da parte delle Tigri tamil e un tentativo di distogliere l’attenzione dalle sconfitte subite nel nord”. Così un portavoce del governo di Colombo ha descritto il raid aereo di ieri sera che ha semidistrutto un edificio dell’Ufficio delle Imposte e seminato il panico nella capitale. Il sito internet pro ribelle Tamil.net ha pubblicato una foto dei due piloti insieme al leader Velupillai Prabhakaran e ha definito l’azione un successo. Secondo il governo, i due velivoli kamikaze erano diretti contro basi militari della capitale, ma sono stati abbattuti. Uno si è schiantato sul palazzo delle imposte uccidendo un passante e ferendo oltre cinquanta persone. L’altro sarebbe stato colpito dalla contraerea nei pressi dell’aeroporto. La televisione locale ha mostrato il relitto dell’aereo e il corpo del pilota. Durante il raid, iniziato verso le 21 e 30 ora locale, Colombo è piombata nell’oscurità. Un turista straniero, che si trovava in un hotel vicino alla sede della polizia, ha detto che tutti i clienti sono stati portati nella hall e che per mezzora al di fuori si sono uditi spari e colpi di artiglieria.
Il raid aereo, il primo nel cuore della capitale, coincide con la fine della missione di John Holmes, inviato delle Nazioni Unite che ha visitato i campi degli sfollati tamil nel nord dell’isola dove i ribelli sarebbero accerchiati dalle forze governative in un’area di appena 100 km quadrati.
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