Un'altra porzione di territorio pachistano è caduta nelle mani dei talebani. Nella valle di Swat, fino a un paio di anni fa anni popolare meta turistica, sarà imposta la legge coranica in base ad un accordo con i gruppi estremisti locali che in cambio hanno aderito ad un cessate il fuoco di dieci giorni e liberato un ingegnere cinese rapito cinque mesi fa. Dal novembre del 2007 la scenica vallata himalayana, a nord di Islamabad, è stata al centro di combattimenti tra l’esercito e i militanti talebani che controllano le zone di frontiera del nord ovest al confine afghano. Le violenze hanno causato centinaia di vittime tra i civili e costretto migliaia di famiglie a lasciare le case. I dettagli della tregua tra i talebani di Swat e le autorità provinciali saranno resi noti oggi a Peshawar quando l’accordo sarà siglato. Il governo ha accettato che nel distretto venga imposta la “sharia”, il codice islamico, che prevede tra l’altro la chiusura delle scuole femminili.
In un’intervista alla rete televisiva americana CBS l’altro ieri il presidente pachistano Asif Ali Zardari aveva detto che i talebani stavano avanzando e che il Paese stava lottando per la sopravvivenza.
Un’ammissione che preoccupa di sicuro la Casa Bianca che ha inviato nella regione il mediatore Richard Holbrooke, che oggi si trova a New Delhi per l’ultima tappa di un tour destinato a trovare nuovi alleati e anche nuove idee per la riappacificazione dell’Afghanistan.
lunedì 16 febbraio 2009
Pakistan, la valle di Swat cade in mano ai talebani
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