domenica 1 febbraio 2009

Sri Lanka, bombarbato un ospedale

In onda su Radio Svizzera Italiana
E’ ancora in corso il conteggio delle vittime del bombardamento avvenuto stamattina di un ospedale nel distretto di Vanni, dove è concentrata l’offensiva delle truppe cingalesi contro le ultime postazioni delle Tigri tamil. Colpi di artiglieria avrebbero centrato in particolare il reparto pediatrico. L’attacco, il terzo nelle ultime 24 ore è stato denunciato dai responsabili dell’Onu e dalla Croce Rossa sempre più preoccupati per la sorte di oltre 200 mila tamil intrappolati nelle zone di guerra. Dopo che è scaduto l’ultimatum di 48 ore per permettere ai civili di lasciare l’area, le truppe governative hanno ripreso i bombardamenti. Secondo fonti tamil sarebbero state colpite anche le “aree di sicurezza”, dove sarebbe concentrati gli sfollato. Il governo di Colombo, che accusa i separatisti di usare i civili come scudi umani, non intende concedere alcuna tregua. Ieri il ministro della difesa ha detto di volere distruggere l’Ltte e ha minacciato di espellere dal paese i diplomatici, giornalisti e le organizzazioni non governative che sostengono la causa dei ribelli. In particolare Gotabaya Rajapakse, fratello del presidente nazionalista Mahinda, avrebbe puntato il dito contro l’ambasciatore elvetico e quello tedesco per alcune dichiarazioni rilasciare ai giornali srilankesi e ha accusato di irresponsabilità anche i canali televisivi stranieri, tra cui la BBC, accusati di mostrare filmati tratti dai siti internet tamil.

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