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Il comune di Nuova Delhi ha deciso di schierare decine di poliziotti in borghese per proteggere gli innamorati a San Valentino dalle “ronde della moralità”. Ogni anno le giovani coppie che si appartano nei giardini e nei parchi della capitale sono aggredite e anche picchiate da gruppi di fanatici indù che considerano la ricorrenza del 14 febbraio “indecente” e “estranea alla cultura indiana”. Il commissario della polizia di Nuova Delhi, Y.S. Dadwal ha promesso che “nessun atto di intolleranza sarà permesso” e ha annunciato il dispiegamento di forze dell’ordine in borghese nei principali centri commerciali e nella centrale Connaught Place, uno dei principali luoghi di ritrovo per i giovani di Delhi.
Più volte in passato la campagna “anti immoralità” dei fanatici indù legati alla destra indiana del Bjp (Partito Popolare Indiano) aveva preso di mira il giorno di San Valentino. Ogni anno si registrano episodi di vandalismo contro i negozi che vendono biglietti di auguri e altri gadget dedicati al giorno degli innamorati. Alcune organizzazioni estremiste hanno già minacciato coloro che decideranno di festeggiare la giornata. “Non permetteremo di celebrare San Valentino in nessun modo – ha detto Pramod Muthalik, capo del Ram Sena (Esercito del dio Rama). Il leader radicale è in libertà dietro cauzione dopo l’assalto degli “squadristi” del Ram Sena avvenuto una settimana fa contro una decina di ragazze sorprese in un disco-pub di Mangalore, città dello stato meridionale del Karnataka (dove l’anno scorso numerose chiese e istituzioni scolastiche erano state vandalizzate e saccheggiate). Le giovani, accusate di “comportamenti osceni”, sono state picchiate e cacciate dal locale dai radicali indù. L’episodio, ripreso dalle telecamere, ha fatto molto scalpore tanto che si è perfino parlato dei “talebani” del Karnataka. Ai microfoni di un canale televisivo privato, Muthalik ha definito la festa di San Valentino “una cospirazione internazionale organizzata dai cristiani”.
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