martedì 10 febbraio 2009

Bangalore, domani apre Aero India 2009, 15 aziende italiane

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Il ministro della difesa indiano A.K. Antony inaugura domani a Bangalore la settima edizione di Aero India, una rassegna biennale che è tra le più importanti in Asia. La recessione mondiale non sembra aver colpito il settore degli armamenti che è rappresentato da un record di 600 industrie, tra cui 302 società straniere provenienti da 25 Paesi. La partecipazione italiana, organizzata dall’Ice (Istituto Commercio Estero che ha allestito uno stand di 600 metri quadrati) è composta da una quindicina di aziende, la maggior parte del gruppo Finmeccanica che vanta una presenza consolidata sul mercato indiano. La delegazione governativa è guidata dal sottosegretario alla difesa Guido Crosetto.
Grazie alla sua crescita sostenuta, negli ultimi cinque anni l’India ha varato un piano di modernizzazione delle forze armate e in particolare della sua aeronautica ma lungaggini burocratiche e complesse procedure hanno rallentato l’assegnazione delle gare di appalto. Solo una minima parte del budget della difesa, che è sceso l’anno scorso sotto il 2 per cento, è stato finora speso. L’attentato di Mumbai del 26 novembre ha evidenziato lo stato di arretratezza e obsolescenza delle forze di sicurezza e di antiterrorismo. La nuova crisi con il Pakistan e l’eventualità di un conflitto armato o di raid contro le presunte basi dei militanti islamici hanno riaperto il dibattito sulla modernizzazione delle forze armate e in particolare dell’Aeronautica Indiana che continua a usare vecchi modelli dei cacciabombardieri russi Mig, soprannominati le “bare volanti”. Il governo guidato dal partito del Congresso, che tra due mesi si avvia alle elezioni, avrebbe deciso di “accelerare” alcune forniture in sospeso da diversi anni, tra cui il maxi contratto da 10 miliardi di dollari per 126 cacciabombardieri a cui partecipa anche il consorzio europeo EADS con l’Eurofighter Typhon, che per la prima volta è stato portato a Bangalore (dalla Germania) per dimostrazioni “dal vivo”. In corsia di preferenza ci sarebbero anche le gare per 125 elicotteri leggeri, di elicotteri per il pattugliamento per la Guardia Costiera e di elicotteri da combattimento a cui è interessata Agusta Westland, una delle aziende di Finmeccanica presenti insieme a Alenia Aeronautica, Selex Communication, Selex Galileo, Wass e DRS Technologies (azienda statunitense acquisita di recente).
Nei 5 giorni di salone potrebbero essere siglate alcune joint venture tra Finmeccanica e aziende indiane. “L’India non rappresenta solo un importante mercato – si legge in un comunicato – ma soprattutto un potenziale partner. Forte di una solida presenza nel Paese e di pluriennali alleanze industriali nei settori degli elicotteri, dei sistemi radar, delle comunicazioni, dei cannoni navali e dei siluri leggeri, Finmeccanica, per poter affrontare al meglio le sue sfide future, è attualmente impegnata a stringere nuove partnership e a rafforzare quelle già attivate con le principali aziende locali”. In particolare “è in corso di definizione una collaborazione strategica con Tata e sono in via di sviluppo alcuni progetti specifici insieme a BEL, HAL, BDL e BHEL”.
E’ invece ad “una fase decisiva” la tanto attesa gara per la fornitura di 12 elicotteri AW101 alle Forze Armate per il trasporto del primo ministro, presidente e alte cariche dello Stato. Uno di questi velivoli era stato scelto dall’ex presidente americano Bush. L’azienda italiana è già stata selezionata, ma non è ancora stato definito il valore commerciale del contratto.

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