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L'economia e la lotta al terrorismo sono i due temi dominanti della maratona elettorale che prende il via giovedí per il rinnovo della camera bassa (Lok Sabha) del Parlamento. In cinque giornate di voto, dal 16 aprile al 13 maggio, 714 milioni di elettori saranno chiamati alle urne per scegliere 543 candidati provenienti da oltre mille partiti. In realtá non dovranno fare una croce su una scheda, ma pigiare un tasto su una macchinetta elettronica. Come cinque anni fa, anche queste elezioni sono completamente elettroniche. Nonostante la valanga di simboli e l'emergere dei partiti regionali, la battaglia elettorale si gioca sulla sfida tra il partito di centro sinistra del Congresso al potere negli ultimi cinque anni e l'opposizione indu nazionalista del Bharatiya Janata Party (Partito del Popolo Indiano). Per il partito di Sonia Gandhi e di suo figlio Rahul, erede politico designato, é un banco di prova per le politiche di lotta alla povertá e a favore delle classi piú emerginate promosse dal governo di Manmohan Singh. Il programma "bandiera" da 2,2 miliardi di dollari che prevede 100 giorni pagati di lavoro all'anno per ogni capofamiglia del ceto rurale ha avuto successo nella maggior parte degli stati indiani. L'altro punto di forza del Congresso é la legge sul diritto all'informazione, fondamentale per un Paese dove esiste un alto livello di corruzione. Il nuovo manifesto elettorale dello storico partito dei Nehru-Gandhi rimane sempre a favore dell'"aam admi" (l'uomo comune). E' grazie alla politica populistica che nel 2004 ha sconfitto il Bjp, partito della classe medio-alta che aveva basato la sua campagna sull'idea di "India splendente" ("India Shining"). Questa volta il centro destra guidato dall'ultraottantenne Lal Krishna Advani, un falco per le sue idee nazionaliste, non ha voluto commettere lo stesso errore. Al primo punto del manifesto c'é infatti la promessa di garantire riso al prezzo sovvenzionato di 2 rupie al chilo (al cambio attuale un euro é circa 65 rupie) ad ogni famiglia al di sotto della povertá. Nel programma del Congresso c'é la stessa promessa ma al costo di 3 rupie al chilo. "Abbiamo capito la lezione - spiega Sudheendra Kulkarni, "spin doctor" del Bjp che sta coordinando anche la campagna elettorale su internet di Advani, che per raggiungere i giovani tiene un blog e fa pubblicitá sui principali webiste di musica - Il nostro manifesto ora privilegia le classi poveri. aiuta gli studenti in difficoltá e prevede sgravi fiscali per i soldati e gli anziani".
La recessione mondiale ha raffreddato la locomotiva indiana con effetti positivi sul lato dell'inflazione, del caro petrolio e del costo del denaro. Le previsioni di crescita per l'anno 08-09 sono intorno al 6 per cento e grazie alla spesa per i lavori pubblici e la domanda interna si ritiene che l'India riuscirá a recuperare in fretta. La ripresa economica ovviamente favorisce il Congresso che sul fronte internazionale puó vantare anche l'intesa con gli Stati Uniti sul commercio di tecnologia nucleare che permette all'India di uscire da tre decenni di isolamento in seguito ai test atomici.
La questione della sicurezza, sollevata dall'attentato di Mumbai del 26 novembre, sembra essere il vero terreno di scontro tra i due partiti nazionali. Advani ha accusato piú volte il premier Manmohan Singh, reduce da un'operazione cardiaca, di essere "il leader piú debole nella storia dell'India" per la sua presunta sudditanza a Sonia Gandhi che nel 2004 lo ha voluto su una poltrona che lei aveva rifiutato. Il Bjp ha promesso nuove leggi antiterrorismo che il Congresso, giunto al potere con un'alleanza di partiti della sinistra, ha ritirato fin da primo giorno per non alienarsi l'elettorato mussulmano. Un altro punto di attrito é sull'agenda nazionalistica che il partito di Advani e del suo delfino Narendra Modi (leader dello stato del Gujarat dove sono avvenuti i pogrom antimussulmani nel 2002) mettono al centro del loro programma. Il tema dell'Hindutva (L'India agli indú) é peró un'arma a doppio taglio che potrebbe far perdere consensi tra la classe medio-alta che mal sopporta il bigottismo di certi gruppi della destra e l'uso della violenza come nel caso delle persecuzioni contro i cristiani dell'Orissa della scorsa estate.
martedì 14 aprile 2009
ELEZIONI 2009, economia e lotta al terrorismo i temi principali della sfida tra Congresso e Bjp
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