Su Apcom
Nonostante la recessione mondiale l’India continua ad essere un mercato attraente per l’espansione delle aziende italiane. Il gruppo bolognese Verlicchi, specializzato nella produzione di telai per moto, ha firmato oggi a Nuova Delhi un’intesa con Hema Engineering Industries Limited, una delle principali aziende indiane di componentistica per le due ruote. La nuova joint venture paritetica, che avrà un capitale iniziale di 2,5 milioni di euro, sarà dedicata al design e alla produzione di telai, marmitte, serbatoi e altri componenti per il mercato indiano e anche per l’esportazione.
Da alcuni anni l’India sta emergendo come un polo mondiale per produzione di componentistica grazie al basso costo della manodopera e alle potenzialità del suo vasto mercato interno. Secondo i dati Siam (Society of Indian Automobile Manufactures) nell’anno 2008-2009 le vendite di due ruote hanno registrato un incremento del 2,6%.
Il gruppo italiano, fondato da Nino Verlicchi, ha un fatturato di 50,5 milioni di euro e fornisce i principali marchi mondiali, come Ducati, Yamaha, Buell-Harley Davidson, Honda, Aprilia, Bmw e Porsche. “Nella primo anno della nostra intesa, l’obbiettivo è di raggiungere un fatturato di 800 mila euro – ha detto Maurizio Ballicu, direttore della joint venture, stamattina alla conferenza stampa in un hotel della capitale indiana – mentre nei primi tre anni dal 2010 puntiamo a 4 milioni di euro. Per quanto riguarda i telai l’obbiettivo è di raggiungere una quota di mercato del 15-20 per cento”.
Il primo stabilimento sorgerà a Hosur, in Karnataka, su un terreno appartenente ad Hema che ha una capillare presenza sul territorio indiano con 8 fabbriche. Il gruppo indiano guidato da Chandresh Jajoo ha un giro di affari di circa 70 milioni di euro e 2200 dipendenti. Ha partner in Italia, Ungheria e Bosnia-Erzegovina. “L’alleanza con Verlicchi – ha detto Jajoo – ci permetterà di essere non solo fornitore di componenti, ma anche offrire servizi di design ai nostri clienti”.
sabato 11 aprile 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento