lunedì 3 dicembre 2007

Alcolici sul voli interni? Sì, ma non se si sorvola il Gujarat

In diretta su programma Orizzonti della Radio Svizzera Italiana

Alcuni deputati indiani hanno proposto di abolire una vecchia legge che proibisce di servire alcolici a bordo dei voli interni. L’obiettivo è di aiutare i viticoltori indiani, ma l'ipotesi ha sollevato molte perplessità soprattutto tra i seguaci dei principi gandhiani. Ne parliamo con....

Lugano: Buongiorno, innanzitutto perchè questo divieto di servire alcolici sui voli domestici?
Delhi: si tratta di una legge arcaica introdotta dopo alcuni imbarazzati incidenti causati da passeggeri ubriachi. Da allora per evitare problemi del genere sono stati vietati gli alcolici sulle rotte interne, mentre sui voli internazionali sono consentiti. Ora però con l’apertura dei cieli sono arrivate numerose compagnie aeree private in competizione tra loro e che vogliono migliorare l’offerta dei servizi a bordo. Vorrebbero poter servire almeno gli alcolici leggeri, come vino e birra. Facendosi portavoce dei viticoltori dello stato del Maharastra, dove sorge Mumbai e dove è concentrata la produzione vinicola, alcuni parlamentari hanno proposto di recente di liberalizzare il consumo e la vendita di birra e vino. Per molte compagnie cosiddette “low cost” che forniscono i pasti a pagamento a bordo, si tratta di allargare l’offerta di bevande e quindi avere un introito in più.
Lugano: però la proposta è stata contestata…
Delhi: sì è vero, alcuni ambienti, diciamo “tradizionalisti” hanno sollevato immediatamente delle obiezioni. Una è stata veramente curiosa e riguarda lo stato nord occidentale del Gujarat, dove, come è forse noto, è nato e - in parte - vissuto il Mahatma Gandhi. Per rispetto ai suoi insegnamenti questo stato è uno “dry state”. come dicono qui, ovvero proibizionista, dove è vietato il consumo e la vendita di alcol. Qualcuno ha detto che se la proposta di ammettere alcolici sui voli interni viene accettata, si deve creare un’eccezione per gli aerei in partenza o in arrivo in Gujarat e addirittura per quelli che sorvolano il suo territorio per rispetto alla tradizione gandhiana.
Lugano: Immagino però che i passeggeri siano d’accordo…
New Delhi: si c’è un consenso generale sulla proposta di servire gli alcolici in volo. Ricordo che nonostante i precetti gandhiani, molti dei quali sono oggi ormai soltanto sulla carta, gli indiani sono degli amanti del buon bere, soprattutto di whisky e superalcolici. Di recente c’è stata un’esplosione di consumo di vino che comincia a essere abbastanza diffuso nei ristoranti nonostante i costi molto alti di una bottiglia, almeno per i livelli medi del reddito indiano. Ci sono però molte limitazioni. Per esempio è vietato per molti locali pubblici servire alcolici dopo la mezzanotte e mezza, le licenze commerciali sono molto difficili da ottenere e la vendita al pubblico di alcolici è ancora monopolio di Stato, anche se, di recente, alcuni supermercati hanno ottenuto il permesso di vendere birra. Tra l’altro la liberalizzazione degli alcolici sui voli interni è una delle richieste di lunga data della compagnia aerea Kingfisher, che appartiene al gruppo UB di Vijay Mallya, produttore della omonima birra in India e diventato dopo una serie di acquisizioni straniere, il terzo produttore di alcolici al mondo.

Nessun commento: