Pubblicato su Apcom
La rituale parata militare del 26 gennaio, Giorno della Repubblica indiana, quest’anno potrebbe riservare qualche elemento di sorpresa oltre ai missili balistici di nuova generazione o alle piroette della flotta acrobatica sopra l’arco di India Gate, simbolo di Nuova Delhi. L’ospite di onore sarà il presidente francese Nicolas Sarkozy in visita di stato per la prima volta in India. La stampa indiana stamattina, con ironia e forse anche con invidia, si chiedeva se al suo fianco ci sarà l’ex top model franco-italiana Carla Bruni, diventata da ieri ufficialmente la sua nuova fiamma.
Ma anche se non porterà la sua “First Date”, il leader francese avrà in serbo per l’India una ricca agenda diplomatica. In un editoriale oggi il quotidiano “The Indian Express” elogiava il suo attivismo internazionale e la capacità di esercitare quel “soft power” che ha ricucito le relazioni tra la Francia e la superpotenza americana. Il governo di Nuova Delhi cercherà di sfruttare questo revival diplomatico di Parigi per promuovere il dossier dell’accordo nucleare con gli Usa, che è diventato ormai da molti mesi il perno della politica estera indiana. Come è emerso chiaramente durante il recente summit indo-europeo, i Venticinque non hanno ancora una posizione comune sul patto promosso da Washington e che pone fine a oltre 30 anni di isolamento dell’India come potenza nucleare. Sembra che i paesi Scandinavi abbiano qualche riserva ad accettare l’India nell’esclusivo club dei Paesi Fornitori di Tecnologia Nucleare (Nuclear Suppliers Group) in deroga all’attuale regime giuridico internazionale della non proliferazione. La diplomazia di Nuova Delhi, che da poco ha iniziato le trattative a Vienna con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica per mettere a punto delle clausole di salvaguardia da applicare alle centrali nucleari, non mancherà l’occasione di utilizzare l’influenza di Sarkozy per convincere i Paesi europei. La Francia, unico Paese europeo a non condannare gli ultimi test nucleari indiani nel 1998, ha ovviamente tutto l’interesse a vendere tecnologia atomica e “dual use” al ricco e promettente mercato indiano.
A fare da apripista alla visita di Sarkozy sarà il ministro degli esteri Bernard Kouchner, che domani inizia una missione di due giorni dedicata a preparare il terreno alla visita ufficiale di gennaio. L’ex co-fondatore di Medecins Sens Frontiers incontrerà nella capitale il suo omologo Pranab Mukerjee. Il dossier dell’energia nucleare sarà al primo punto nell’agenda di discussione. In cantiere ci sarebbero anche una serie di contratti nel settore della difesa che potrebbero essere annunciati durante la visita presidenziale.
Le relazioni tra India e Francia avevano subito una forte débacle agli inizi del mese quando il Ministero della Difesa indiano aveva cancellato l’appalto per la fornitura di 197 elicotteri leggeri prodotti dal consorzio europeo Eurocopter (Francia, Spagna e Germania) per un valore di circa 600 milioni di dollari. Non era stata fornita alcuna ragione per la revoca del bando, ma è probabile che ci siano state irregolarità nella selezione dell’azienda europea. Parigi aveva fatto la voce grossa per un po’ di giorni, ma ora la disputa sembra essere stata messa a tacere. Proprio in questi giorni si è tenuta a Nuova Delhi la riunione dell’organismo bilaterale indo-francese che coordina la cooperazione militare e l’affare “Eurocopter” non è stato sollevato dalla delegazione di Parigi.
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