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Il leader indu-nazionalista Narendra Modi potrebbe essere riconfermato alla guida del Gujarat secondo gli exit polls condotti da alcuni canali televisivi. La seconda tornata di elezioni nello stato nord occidentale, lacerato da forti tensioni interreligiose, si è svolta ieri senza incidenti di rilievo. La partecipazione al voto dei 18 milioni di elettori è stata del 62%, all’incirca la stessa di quella registrati nella prima fase del voto martedì scorso. Per i risultati dello spoglio occorrerà aspettare una settimana.
Da quanto emerge dai sondaggi, il partito del Bjp, che è al potere da 12 anni in Gujarat, avrebbe subito un’erosione di consenso. La vittoria per Modi, accusato di complicità nei sanguinosi disordini del 2002 contro i mussulmani, sarebbe sicura, ma con un margine percentuale decisamente inferiore sul partito rivale del Congresso. Nelle ultime elezioni del 2002, il Bjp, il Bharatya Janata Party o Partito Popolare Indiano, aveva trionfato aggiudicandosi 127 seggi del parlamento su un totale di 182. Gli exit polls mostrerebbero ora una perdita di 20-25 seggi che sarebbero confluiti nel Congresso. Il Partito di Sonia Gandhi, al potere a New Delhi, avrebbe quindi migliorato la sua performance con questo voto che era considerato un test importante in vista di probabili elezioni generali anticipate.
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