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Sembra stia per precipitare la situazione in Pakistan sia sul fronte interno dove perdura la profonda crisi tra i due partiti di governo, che su quello della lotta all’integralismo islamico. Oggi i due principali leader, Asif Ali Zardari e Nawaz Sharif si incontrano di nuovo nel tentativo di trovare un accordo sul successore di Pervez Musharraf e soprattutto sulla spinosa questione del reinserimento dei giudici della Corte Suprema. L’ex premier Sharif ha minacciato di uscire dalla coalizione se non sarà riabilitato il magistrato capo Iftikar Mohammed Chaudry rimosso lo scorso novembre. Il popolare giudice potrebbe contestare l’amnistia che ha permesso il ritorno di Benazir Bhutto e del marito Zardari.
Intanto circa 100 persone sono morte in diversi attentati esplosivi da quando Musharraf ha dato le sue dimissioni dopo 9 anni di potere. Il più grave attacco è stato quello di ieri ad una fabbrica di armi e munizioni alla periferia di Islamabad. Due presunti kamikaze si sono fatti esplodere tra gli operai che avevano terminato il turno di lavoro. L’azione è stata rivendicata dal portavoce dei talebani pachistani Maulvi Umar che ha anche minacciato nuovi attentati nelle metropoli se l’esercito pachistano non cesserà di condurre operazioni militari nelle aree tribali nel nord ovest dove è in corso su pressione degli Stati Uniti la caccia ai militanti di Al Qaeda.
giovedì 21 agosto 2008
Pakistan, coalizione in crisi mentre continuano attentati
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