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Mentre i due partiti principali della coalizione sono ancora divisi sulla successione di Musharraf, la commissione elettorale pachistana ha accelerato i tempi. Il nuovo presidente sarà nominato il prossimo 6 settembre dal parlamento di Islamabad e dalle quattro assemblee provinciali. Il candidato favorito dal Partito Popolare Pachistano è il numero uno Asif Ali Zardari, vedovo della Bhutto. Ma il suo ex rivale Nawaz Sharif sembrerebbe favorire invece un leader regionale del Baluchistan o delle regioni di frontiera del nord ovest. Le candidature saranno presentate la prossima settimana, ma già si prevede un braccio di ferro. Il disaccordo non è solo sul nome del capo dello stato, ma anche sul reinserimento dei giudici della Corte Suprema, in origine prevista un mese dopo il giuramento del nuovo governo lo scorso marzo. Dopo aver minacciato di uscire dalla maggioranza, Sharif ha accettato una formula di compromesso nella riunione di oggi con Zardari. E’ stato deciso di affidare la spinosa questione al parlamento che da lunedì sarà chiamato a discutere una risoluzione sulla riabilitazione del giudice capo Iftikar Chaudry e dei suoi colleghi esautorati da Musharraf lo scorso anno.
Intanto sono emerse nuove rivelazioni sul gravissimo attentato di ieri in una fabbrica di munizioni vicino a Islamabad che ha ucciso 67 persone e che è stato rivendicato dai talebani pachistani. E’ stato arrestato un terzo presunto kamikaze che doveva entrare in azione dopo gli altri due militanti. La polizia ha trovato in una vicina moschea il suo giubbotto imbottito di esplosivo.
venerdì 22 agosto 2008
Pakistan, il parlamento eleggerà il 6 settembre il successore di Musharraf
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