Ha dedicato oltre 30 anni a una crociata nazionale per l’uso dei servizi igienici e per eliminare l’umiliante lavoro degli “intoccabili” costretti a svuotare ogni giorno le latrine delle caste superiori. L’indiano Bindeshwar Pathak, 66 anni, appartenente alla casta dei bramini e medico di professione, ha vinto il premio annuale “Stockholm Water Prize 2009” che è una sorta di Nobel per ricerche e innovazioni nel settore idrico e sanitario. In particolare Pathak è stato premiato per aver sviluppato uno speciale gabinetto collegato a due fosse settiche che utilizza poca acqua e che è usato da 1 milione e 200 mila famiglie. “E’ uno straordinario esempio di come una sola persona può migliorare il benessere di milioni” si legge nella citazione dello Stockholm International Water Institute che consegnerà il premio (che consiste in 150 mila dollari) in una cerimonia il prossimo agosto. Fondatore nel 1970 di un’organizzazione non governativa, la Sulabh International Social Service Organization (che si occupa di diffondere la “cultura della toilette”) il dottor Pathak ha già ricevuto in passato diversi riconoscimenti indiani e internazionali per il suo impegno nel settore igienico-sanitario. E’ anche noto per avere realizzato a Nuova Delhi un originale Museo del Gabinetto, dove è illustrata la storia dei servizi igienici fin dal 2500 a.c.
Metà delle case in India, ovvero 110 milioni sono prive di gabinetti e oltre 650 milioni di persone ogni giorno lasciano i propri escrementi all’aperto lungo i fiumi o lungo i binari della ferrovia.
Contro la diffusa pratica del “defecare all’aperto” e contro la discriminazione sociale dei “raccoglitori di escrementi” si batte da diversi anni Pathak che è convinto che i servizi igienici possano anche migliorare la salute pubblica favorendo quindi la prosperità nazionale. Molte delle infezioni che si sviluppano tra i ceti più poveri sono legati all’acqua contaminata e alla mancanza di fognature. Secondo dati dell’Unicef, ogni giorno in India muoiono mille bambini sotto i 5 anni per epatiti o per diarrea.
Il gabinetto “Sulab Shauchalaya” che richiede 1,5 litri di acqua (contro i dieci litri di uno tradizionale), è stato anche adottato dalle agenzie delle Nazioni Unite in molti progetti residenziali in particolare in Africa dove c’è scarsità di acqua. Tra le innovazioni di Pathak c’è anche un sistema che permette di trasformare gli escrementi umani in biogas per cucinare o per il riscaldamento.
Il 2008 era stato dichiarato “Anno dell’Igiene” dalle Nazioni Unite che avevano invitato alcune donne dell’organizzazione di Pathak, ex “scavengers” (quelli che girano nelle case a raccogliere gli escrementi con le mani nude) a partecipare a una sfilata di moda per beneficienza a Manhattan. Da due anni l’infaticabile Pathak organizza a Nuova Delhi con il patrocinio dell’Onu un “World Toilet Summit” a cui partecipano gli esperti mondiali del settore.
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