giovedì 21 febbraio 2008

India soddisfatta di come sono andate le elezioni in Pakistan

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L’India è soddisfatta di come si sono svolte le elezioni in Pakistan e spera di riprendere il processo di pace avviato quattro anni fa dopo una crisi diplomatica che portò i due Paesi asiatici rivali sull’orlo di un confronto nucleare. “Il governo indiano si rallegra del fatto che gli elettori pachistani abbiano avuto la possibilità esprimersi in modo trasparente e democratico sul loro futuro” ha detto un portavoce del Ministero degli Esteri aggiungendo che l’India è pronta a riprendere il dialogo con il governo che sarà “legalmente costituito” a Islamabad. Nuova Delhi spera inoltre che i due Paesi possano risolvere le loro controversie in un’atmosfera libera da “violenze e atti terroristici”.
Il territorio conteso del Kashmir è il principale nodo della disputa e rimane ancora irrisolto, nonostante di recente sarebbe stato aperto un “canale segreto” tra le due diplomazie. I negoziati, giunti a un quarto round dedicato alle misure di distensione nucleare, si erano interrotti con il precipitare della crisi in Pakistan culminata con lo stato di emergenza dichiarato da Pervez Musharraf lo scorso 6 novembre. Ma il dialogo si era “raffreddato” già nell’estate del 2006 con la strage sui treni pendolari di Mumbai attribuita dal governo indiano a gruppi della jihad pachistana.
In un commento il quotidiano “The Hindu” sottolineava in particolare il coraggio degli elettori “nel votare contro la dittatura militare e contro l’estremismo religioso”. Un’eventuale alleanza tra i due vincitori, il Partito Popolare Pachistano di Ali Zardari e il partito dell’ex premier Nawaz Sharif, entrambe forze laiche e appoggiate dagli Stati Uniti, “non lascerebbe molto spazio ai partiti islamici” e quindi potrebbe essere più favorevole ad eventuali aperture diplomatiche nei confronti dell’India.

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