Su Radio Svizzera Italiana
L’ennesimo attentato suicida che sabato ha ucciso 25 persone ad un comizio nella città di Charsadda, nel nord ovest, solleva un pesante quesito sulla legittimità delle elezioni di lunedì prossimo. L’attacco, diretto contro un partito pashtun moderato, è avvenuto nello stesso luogo dove a dicembre l’ex ministro degli interni Aftab Sherpao era scampato ad una strage. L’ondata di violenza degli ultimi mesi, da quando Musharraf è stato rieletto presidente, sarebbe parte di una strategia dei fondamentalisti di destabilizzare il Paese e impedire che forze democratiche come il partito della leader assassinata Benazir Bhutto salgano al potere. Nelle province al confine afghano, dove i partiti islamici hanno il controllo politico, la posta in gioco è alta. Secondo gli americani il super ricercato Mullah Omar avrebbe trovato rifugio a Quetta, in Baluchistan. In queste aree, economicamente arretrate, sta avvenendo una talebanizzazione della società come dimostrano recenti attacchi contro barbieri e negozi di musica.
Ad una settimana dal cruciale voto, un sondaggio di un organizzazione americana, indica come favorito il Partito Popolare Pachistano, che ha ripreso la campagna elettorale dopo i 40 giorni di lutto, seguito dal partito dell’ex premier Nawaz Sharif.
domenica 10 febbraio 2008
Nuovo attentato in Pakistan ad una settimana dal voto
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