In diretta su radio Svizzera Italiana - Rubrica Orizzonti
Ogni giorno nelle strade di New Delhi ci sono mille veicoli in più. Nelle ore di punta la capitale si trasforma in un groviglio di lamiere, l’aria è diventata irrespirabile e gli incidenti in aumento. Che cosa succederò quando arriverà la Tata Nano? Lo chiediamo a ….
Lugano: buongiorno…la mini car da 1800 euro sarà quindi una minaccia ecologica per le metropoli indiane?
Delhi: è quello che si teme, anche se Ratan Tata, il patron del colosso industriale, ha assicurato che la Nano inquina meno che una moto grazie alla marmitta catalittica. Però consuma il doppio e ha un ingombro maggiore. A Delhi circolano oltre 5 milioni di veicoli al giorno su un tracciato urbano ancora molto arretrato. Negli ultimi anni la viabilità è migliorata grazie a nuovi cavalcavia e svincoli, ma sono già diventati inadeguati a sostenere l’impressionante aumento della circolazione. Faccio un esempio, la scorsa settimana è stata aperta un’autostrada di 27 chilometri che collega la capitale al polo informatico di Gurgaon passando per l’aeroporto. Dopo poche ore, per l’assalto degli automobilisti e anche la mancanza di segnaletica, il casello è andato in tilt e si è formato un maxi intasamento. Penso che nonostante gli sforzi, una metropoli come Nuova Delhi è ancora del tutto inadeguata a gestire milioni di veicoli al giorno.
Lugano: come si affronta il problema dell’inquinamento?
Delhi: nel 2002 la Corte Suprema obbligò i mezzi pubblici a convertirsi al metano, che qui chiamano CNG. In tempi tutto sommato brevi, tutti gli autobus, i taxi e gli autorisciò sono passati all’alimentazione a gas. La qualità dell’aria è migliorata e Delhi è diventata una città modello. Adesso però, con il caro benzina, sono aumentate enormemente le auto a diesel, che sono le più inquinanti. Non ci sono dati precisi sulla qualità dell’aria perché non ci sono delle centraline di rilevamento sofisticate, ma durante i mesi invernali c’è stato un netto aumento di malattie respiratorie e di allergie che secondo i medici sarebbero legati ai veleni che respiriamo. Perfino la leader del Congresso, Sonia Gandhi, è stata ricoverata per un attacco asmatico. Purtroppo la salute pubblica non è sempre una priorità per l’amministrazione locale a meno che non intervenga il potere giudiziario. Per esempio adesso la Corte Suprema sta esaminando un ricorso per vietare l’ingresso in città ai veicoli a diesel.
Lugano: lo sviluppo di trasporti pubblici di massa potrebbe essere una soluzione?
Delhi: sì certo, anche se non piacerebbe molto a Mr. Tata che, come Ford, vuole regalare agli indiani il sogno delle quattro ruote. Per il 2010 Delhi completerà la metropolitana, che già ora ha portato enormi benefici alla circolazione nel centro storico. Ma non si fa nulla per convincere la gente a non usare l’auto. Anzi la maggior parte dei 15 milioni di abitanti di Delhi non vede l’ora di averne una. E come ha detto Ratan Tata non si può negare il diritto alla mobilità privata della popolazione indiana.
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