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Come suo padre Rajiv che aveva studiato da pilota, anche Rahul Gandhi sembra avere una passione per il volo. Il segretario dell’ala giovanile del Congresso è impegnato da ieri in un corso intensivo di parapendio nei pressi di Pune, nello stato del Maharastra. Con l’aiuto di istruttori di un’agenzia di sport d’avventura, la Nirvana Adventure, il trentasettenne Rahul volteggerà sopra colline e campagne di una vasta zona dove “sono stati dispiegati 300 poliziotti” come scrive oggi il “Times of India” precisando che “la polizia rurale di Pune ha organizzato un massiccio cordone di sicurezza nelle foreste e alture del distretto di Wadgaon Maval”. La polizia ha anche chiesto ai residenti locali di non divulgare notizie sul programma. Il figlio di Sonia Gandhi e suo delfino, sarebbe da tempo nel mirino di gruppi integralisti islamici che l’anno scorso avevano anche organizzato un tentativo di sequestro.
Parlamentare dal 2004 e poi, dopo una gavetta politica, entrato a far parte del Comitato generale del Congresso, Rahul è impegnato a infondere nuova linfa allo storico partito che è reduce da alcune sconfitte elettorali a livello regionale e da scarse performance in stati chiave come in Uttar Pradesh (UP), roccaforte della regina degli intoccabili Mayawati e in Gujarat dove al potere c’è il nemico numero uno, l’indù nazionalista Narendra Modi. Il prossimo anno l’India andrà al voto e il giovane Gandhi potrebbe essere il candidato alla carica di primo ministro. Secondo molti però mancherebbe ancora dell’esperienza e carisma di un leader.
Di recente, per “svecchiare” il direttivo dello Youth Congress, Rahul ha esautorato i funzionari ultra trentacinquenni e nel tentativo di conquistare i favori dei “dalit” (gli ex intoccabili, che sono un quarto della popolazione indiana) lo scorso sabato, Republic Day, aveva cenato e pernottato a casa di una donna “fuori casta” incontrata durante una visita al suo collegio elettorale di Amethi, in UP.
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