Sulla Radio Vaticana
Una settimana dopo la morte di Benazir Bhutto, il governo di Islambad ha chiesto aiuto al Regno Unito per risolvere il giallo del suo assassinio e anche allentare la tensione con il Partito Popolare Pachistano che si prepara alle elezioni generali rinviate al prossimo 18 febbraio. Un team di Scotland Yard sara’ inviato immediatamente per avviare l’inchiesta che era stata suggerita dallo stesso partito della Bhutto all’indomani dell’attentato di Rawalpindi attribuito dal governo ai militanti di Al Qeda.
Le autorita’ avevano detto inoltre che l’ex premier era morta per frattura cranica secondo un misterioso referto medico, ma un filmato del corteo e diverse testimonianze indicano invece che sarebbe stata colpita al collo da proiettili sparati prima dell’esplosione innescata da un sospetto kamikaze e che ha ucciso anche ventina di guardie del corpo che proteggevano il convoglio della leader.
Il rinvio delle elezioni e’ stato criticato da Asif Ali Zardari, marito della Bhutto nominato a capo del PPP insieme al figlio diciannovenne Bilawal. Ma il partito prendera parte al voto, originariamente previsto per l’8 gennaio e che e’ considerato cruciale per la continuazione del processo democratico in Pakistan.
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