In onda su Radio Vaticana
Re Gyanendra ha rivolto un appello ai suoi sudditi perché partecipino alle elezioni che si tengono domani e che potrebbero essere il primo passo per l’abolizione della corona. In un comunicato che giunge abbastanza a sorpresa, il sovrano ha chiesto ai cittadini di “esercitare il loro diritto al voto in modo corretto e trasparente”. Dopo la rivolta di due anni fa, re Gyanendra era stato spogliato di ogni potere. Uno dei primi passi della futura Assemblea Costituente sarà di trasformare il Nepal in una repubblica federale democratica secondo quando deciso a dicembre dall’alleanza dei sette partiti conservatori più i maoisti che guida il governo di Kathmandu.
Se però gli ex ribelli non dovessero raggiungere sufficienti consensi nel voto di domani si potrebbe riaprire una grave crisi. Il leader Prachanda ha minacciato di riprendere le armi in caso di risultato sfavorevole. La tensione è alta. Negli ultimi due giorni in diversi scontri a fuoco con la polizia sono morte otto persone, tra cui sei maoisti. Nel remoto distretto di Surkhet, nel sud ovest, il voto è stato sospeso dopo disordini scoppiati dopo l’uccisione di un candidato comunista Alle urne andranno 17 milioni di elettori. Lo svolgimento del voto sarà sorvegliato da migliaia di osservatori locali e stranieri, tra cui l’ex presidente Jimmy Carter. Ma i risultati si sapranno solo tra una ventina di giorni.
mercoledì 9 aprile 2008
Nepal, appello di re Gyanendra: "andate a votare"
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento