mercoledì 16 aprile 2008

Staffetta olimpica, 15 mila poliziotti a India Gate e all'ambasciata cinese

Su Apcom
Il centro di Nuova Delhi è già sotto il presidio delle forze dell’ordine per l’arrivo della fiaccola olimpica previsto per stasera da Islamabad. La staffetta si svolgerà domani pomeriggio su un percorso ridotto di 2 chilometri e mezzo lungo il rettilineo di Rajpath fino al monumentale arco di India Gate. Secondo quanto riferito dalle autorità, il livello della sicurezza sarà simile a quello della parata militare che si svolge in occasione della Giornata della Repubblica del 26 gennaio. Saranno schierate 15 mila forze dell’ordine. Per ragioni di sicurezza la “linea gialla” della metropolitana sarà sospesa per quattro ore. Il sindaco di Nuova Delhi, Sheila Dikshit, ha deciso di non permettere alle scolaresche di assistere all’evento.
Circa 5 mila poliziotti sono già presenti nella zona chiusa da barriere metalliche e un cordone di sicurezza è stato dispiegato davanti all’ambasciata cinese nell’area diplomatica di Chanakyapuri. Stamattina un gruppo di esuli tibetani, arrivati con un autobus, ha cercato di inscenare una manifestazione davanti alla sede diplomatica di Pechino. Una cinquantina di loro sono stati fermati dopo aver tentato di scrivere con lo spray sui muri scritte contro la staffetta olimpica. L’ambasciata cinese era stata presa d’assalto lo scorso 21 marzo creando un imbarazzo diplomatico per il governo di Nuova Delhi. L’ambasciatrice indiana a Pechino, Nirupama Rao, era stata “convocata” alle due di notte dalle autorità cinesi per ricevere una protesta formale.
I dimostranti tibetani guidati dal Tibetan Youth Congress hanno organizzato ieri una staffetta olimpica “alternativa” a Rajpath sorprendendo i poliziotti impegnati in un briefing. La fiaccola dedicata “all’indipendenza del Tibet” è stata spenta e sequestrata dalle autorità. I manifestanti e attivisti tibetani hanno annunciato che, in contemporanea con il passaggio della torcia olimpica di domani, organizzeranno un’analoga maratona. Hanno dato la loro adesione anche la scrittrice e pacifista Arundhaty Roi e alcuni leader del partito indù-nazionalista del Bjp, tra cui l’ex ministro degli esteri Jashwant Sinha e l’ex ministro della difesa George Fernandes. Centinaia di esuli tibetani sono arrivati in questi giorni da Dharamsala, sede del Dalai Lama e del suo governo in esilio. Secondo un canale televisivo indiano, la polizia da oggi impedirebbe ai tibetani di lasciare l’enclave di Majnu Katila, alla periferia nord di Nuova Delhi, dove vive la comunità di profughi.
Intanto continuano le defezioni di atleti indiani. Dopo il calciatore buddista Bhaichung Buthia e l’ex superpoliziotta Kiran Bedi, anche la star del cricket Sachin Tendulkar ha comunicato al Comitato Olimpico Indiano la sua assenza nella squadra dei tedofori. Tendulkar è uno dei campioni più popolari in India e la sua assenza farà sicuramente discutere.

Nessun commento: