mercoledì 9 aprile 2008

Rahul Gandhi non può fare il tedoforo il 17 aprile a Delhi

Su Apcom
Rahul Gandhi non potrà portare la torcia olimpica quando passerà a Nuova Delhi il prossimo 17 aprile. La speciale scorta personale avrebbe sconsigliato la sua partecipazione come tedoforo durante l’evento perché non sarebbe in grado di proteggere la sua incolumità. Secondo quanto ha riferito il canale privato IBN-TV, lo Special Protection Group (Spg), il commando di elite che protegge i vip indiani, non avrebbe dato il via libera.
Ieri l’India Olympic Association (IOA) aveva invitato il primogenito di Sonia Gandhi a prendere parte alla staffetta che si terrà nella scenica Raj Path, la strada che collega il monumento ai caduti di India Gate con il Rashtrapati Bawhan, il palazzo presidenziale e il parlamento. Secondo quanto scrive il quotidiano The Times of India “la partecipazione di Rahul avrebbe un rivolto politico per il Congresso perché significherebbe un riconoscimento implicito dell’importanza che Nuova Delhi da alle relazioni indo cinesi”. Rahul stesso aveva accompagnato la madre in uno dei suoi rari viaggi all’estero l’anno scorso ed era stato invitato dal Partito Comunista a commemorare il ventesimo anniversario della storica visita del padre Rajiv in Cina. Il presidente dell’IOA, Suresh Kamani, ha detto di aver invitato anche altri giovani leader politici del partito del Congresso, come Sachin Pilot e Jitin Prasada, i due neoministri nella coalizione di Manmohan Singh.
Sempre per motivi di sicurezza il percorso della fiaccola sarebbe stato accorciato da 9 a 3 chilometri. La giratoria intorno a India Gate e i marciapiedi di Raj Path sono già stati chiusi da una recinzione di ferro. “Vorremmo non seguire l’esempio di Parigi e di caricare la fiaccola su un bus. Cercheremo di isolare le dimostrazioni” ha aggiunto Kamani. La scorsa settimana il capitano della nazionale di calcio indiana Baichung Buthia, di fede buddista aveva deciso di boicottare la staffetta per solidarietà con i tibetani.
Intanto centinaia di tibetani starebbero arrivando nella capitale da Dharamsala, sede del governo tibetano in esilio, per organizzare le dimostrazioni anticinesi. Il ministro degli interni indiano ha assicurato che applicherà all’evento il “massimo livello di sicurezza” equivalente a quello previsto per la scorta di personalità come Sonia Gandhi. Saranno impiegate, in particolare, le forze d’elite della National Security Guards per proteggere i tre chilometri di percorso sorvegliato dal cielo anche da una squadra di elicotteri. Il governo di Pechino aveva chiesto prima di inviare un commando della Guardia Rossa, ma Nuova Delhi aveva respinto l’offerta.

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