Arriverà tra poche ore a Buenos Aires la fiaccola olimpica per la sua unica sosta nel continente sudamericano. Dopo le turbolenti tappe di Parigi, Londra e San Francisco, nuove azioni di protesta sono attese anche in Argentina. La staffetta sarà sorvegliata da un cordone di 1200 poliziotti e 1500 agenti della prefettura navale dispiegati lungo i 14 chilometri del percorso. E’ in arrivo negli Stati Uniti, esattamente a Seattle, anche il Dalai Lama, per un seminario di cinque giorni. Si tratta di una visita “che non ha valenze politiche” secondo le parole del leader spirituale che dal Giappone ha ribadito il suo favore allo svolgimento dei Giochi di Pechino. Si moltiplicano però gli appelli a disertare la cerimonia di inaugurazione dell’8 agosto. Il Parlamento di Bruxelles, in una risoluzione approvata a larga maggioranza, ha chiesto ai governi europei di valutare un eventuale boicottaggio nel caso in cui Pechino non avvii subito un dialogo con il Dalai Lama.
Intanto la Cina ha annunciato di aver smantellato due organizzazioni terroristiche islamiche attive nella provincia dello Xinjiang, popolata dalla minoranza mussulmana degli uighuri. Le cellule erano pronte a organizzare attacchi suicidi a Pechino e Shangai durante le Olimpiadi. La scorsa settimana la polizia ha arrestato 35 presunti militanti con l’accusa di voler sequestrare atleti, giornalisti e spettatori dei Giochi.
giovedì 10 aprile 2008
Tibet, si prevedono nuove proteste anti-torcia a Buenos Aires
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