Su Radio Vaticana
Nonostante gli avvertimenti lanciati dal governo centrale di New Delhi, continuano gli attacchi contro le chiese nel sud dell’India. Ieri nello stato del Karnataka quattro chiese, tre a Bangalore e una nel distretto di Kodagu, sono state oggetto di vandalismo da parte da gruppi di sospetti estremisti indù che hanno preso le vetrate a sassate, saccheggiato le sacrestie e deturpato statue sacre e mobili. I fatti sono successi nella notte e nelle prime ore del mattino. La polizia ha riferito di aver fermato alcuni dei presunti vandali. Ma l’organizzazione della destra induista Vishwa Hindu Parishad, il Consiglio Mondiale Indù, responsabile delle sanguinose persecuzioni in Orissa, ha negato di essere responsabili degli attacchi. Una settimana fa bande legate al gruppo radicale Bajrang Dal avevano vandalizzato una ventina di chiese in altre parti del Karnataka, in particolare a Mangalore, provocando violenti scontri tra le due comunità religiose in cui sono rimaste ferite decine di persone tra cui molti poliziotti. Secondo notizie di stampa anche due luoghi di culto cristiani a Kochi, nel vicino Kerala sarebbero stati presi d’assalto da gruppi vandalici sabato notte.
Il governo del Karnataka, guidato dal partito indù nazionalista del Bjp, e dove la minoranza cristiana rappresenta solo il 2 per cento, aveva ricevuto un avvertimento da parte del governo centrale che in base ad un articolo della costituzione potrebbe prendere azioni contro le autorità locali qualora non siano in grado di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica. Un simile richiamo era stato emanato anche per lo stato nord orientale dell’Orissa dove alla fine di agosto è scoppiata l’ondata di violenza anti cristiana che si sta ora propagando nel resto dell’India.
domenica 21 settembre 2008
Continua vandalismo contro chiese in Karnataka
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