martedì 9 settembre 2008

Zardari presta giuramento, mentre continuano raid americani in Waziristan

In onda su Radio Svizzera Italiana
Sotto gli occhi dei tre figli e salutato dal grido lunga vita a Benazir Bhutto, Asif Ali Zardari ha prestato oggi giuramento come 14esimo presidente della repubblica pachistana e come primo capo di stato democraticamente eletto dopo 9 anni di regime di Pervez Musharraf. Il controverso erede del Partito Popolare Pachistano, eletto sabato con una schiacciante maggioranza, assume da oggi l’arduo compito di guidare un paese dove incombe la duplice minaccia di una grave crisi economica e della recrudescenza dell’integralismo islamico. Zardari, che ha trascorso 11 anni in carcere per corruzione e anche omicidio, eredita da Musharraf una situazione ancora più incandescente. Negli ultimi dieci giorni ci sono state sette incursioni delle forze americane al confine afghano dirette contro sospette basi di talebani e militanti arabi di Al Qaeda. L’ultimo attacco condotto con un aereo spia americano, è di ieri nel Nord del Waziristan dove un missile avrebbe ucciso una trentina di persone.
E’ significativo che alla cerimonia di giuramento tra gli invitati c’era anche il presidente afgano Hamid Karzai, che più volte in passato aveva criticato Islamabad di non fare abbastanza per fermare gli attacchi dei ribelli islamici che dalle regioni tribali nel nord ovest si infiltrano in Afghanistan. Potrebbe essere il segno di una nuova era di distensione con Kabul promossa da Zardari che illustrerà il suo programma in una conferenza stampa.

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