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Il terremoto finanziario negli Stati Uniti potrebbe provocare una perdita di 20-25 mila posti di lavoro in India, in particolare nel settore dell’Information Technology (IT) e dell’outsourcing di servizi bancari e finanziari. “C’è il timore che nei prossimi trimestri le maggiori industrie indiane dell’IT annunceranno una grande quantità di licenziamenti” scrive oggi il quotidiano "Times of India". Oltre il 40 per cento del giro d’affari delle principali aziende indiane dell’informatica, come Wipro, Infosys, Tata Consultancy Service o Satyam proviene dall’outsourcing di servizi bancari, finanziari e assicurativi, soprattutto da parte dei colossi americani, come Lehman Brothers o Merrill Lynch.
E’ anche incerto quale sarà il destino degli oltre 2300 professionisti che a vario titolo lavorano per la filiale indiana di Lehman Brothers che ha sede a Mumbai. Dopo essere stati completamente colti di sorpresa dall’annuncio della bancarotta del colosso finanziario americano, sarebbero ora alla ricerca di un nuovo lavoro. A patire le ripercussioni del collasso, sarebbero anche i neolaureati delle prestigiose scuole professionali IIM (Indian Institute of Management) che costituiscono il vivaio di cervelli a basso costo per molti dei colossi di Wall Street. A conferma delle plumbee previsioni, è arrivata ieri la notizia che Satyam Computer, quarta più grande azienda indiana di software con sede ad Hyderabad, ha accusato pesanti perdite a causa della diminuzione di ordini da parte dei clienti americani e che sarà costretta a tagliare il 9 per cento della forza lavoro.
mercoledì 17 settembre 2008
India, a rischio 20-25 mila posto di lavoro nell'IT
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