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“L’India rappresenta oggi la più grande opportunità di sviluppo e anche una base importante per l’esportazione”. A Nuova Delhi l’amministratore delegato Sergio Marchionne ritrova l’ottimismo dopo le delusioni del mercato italiano. L’accordo di joint venture con Tata Motors siglato un anno fa ha permesso alla casa automobilistica torinese di ritornare a tutto campo sul mercato indiano dopo un lungo periodo di crisi. Il primo risultato concreto dell’alleanza sarà la Fiat Linea, la berlina media, già prodotta in Brasile e Turchia, e che è anche il primo prodotto a uscire dallo stabilimento comune di Ranjangaon, nei pressi di Pune, nello stato del Maharastra, realizzato grazie a un investimento di 650 milioni di euro. La capacità della nuova fabbrica, “completata all’85%”, è di oltre 300 mila veicoli all’anno. “E’ il primo passo di una relazione a lungo termine con Tata” ha spiegato Marchionne che stasera ha partecipato ad una presentazione “informale” della nuova vettura all’ambasciata italiana di Nuova Delhi. Il lancio ufficiale è previsto per dicembre, mentre per la Grande Punto, che uscirà sempre dalle catene di montaggio a Ranjangaon, bisognerà attendere il primo trimestre del prossimo anno.
Il numero uno di Fiat, nel suo tradizionale maglioncino blù nonostante la grande calura, ha anche parlato di una futura espansione dell’alleanza indiana ai veicoli commerciali. “Stiamo discutendo come poter organizzare la nostra collaborazione per la produzione di camion” ha aggiunto. Iveco era già presente in India con un’intesa con Ashok Leyland che è terminata a luglio. Domani Marchionne parteciperà insieme a Ratan Tata ad una tavola rotonda organizzata dalla Siam (Society of Indian Automobile Manufacturers), la società dei costruttori automobilistici indiani, nell’ambito del suo convegno annuale.
mercoledì 3 settembre 2008
Fiat/Marchionne: “India grande opportunità di sviluppo”
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