In onda su Radio Vaticana
A due settimane dallo straripamento di un fiume in Nepal, centinaia di migliaia di alluvionati sono in urgente bisogno di cibo e acqua pulita in Bihar, nel nord dell’India. L’intera parte settentrionale dello stato, lungo il confine nepalese, sarebbe completamente sommersa. Le inondazioni, causate dal fiume Kosi un affluente del Gange, hanno costretto alla fuga un milione e 200 mila persone. Le autorità stimano che 500 mila sopravissuti siano ancora intrappolati sui tetti delle loro case o aggrappati agli alberi in attesa dei soccorsi che vanno estremamente a rilento. Oltre 70 persone sono annegate o morte nel crollo delle case. Ma non è ancora chiaro il numero degli scomparsi.
In Bihar, uno dei stati più poveri dell’india, ma anche quello dall’amministrazione più corrotta, non è in grado di affrontare calamita naturali di questa entità. Mancano per esempio le imbarcazione adeguate per raggiungere i villaggi isolati e anche il personale per distribuire gli aiuti. Grazie all’interveneto dell’esercito sarebbero state evacuate finora 400 mila persone che hanno trovato rifugio in campi allestiti dalle autorità. Ma l’affollamento nelle tendopoli di fortuna e le precarie condizioni igieniche potrebbero far nascere il rischio di infezioni e epidemie.
lunedì 1 settembre 2008
Bihar, emergenza per 500 mila alluvionati
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