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Tata Motors starebbe abbandonando la nuova fabbrica in costruzione di Singur, vicino a Calcutta, dedicata alla produzione della minicar Nano. Secondo quanto riportano i giornali indiani, da alcuni giorni dai cancelli dello stabilimento escono camion pieni di pezzi della catena di montaggio. Da parte dell’azienda non ci sono state per ora comunicazioni ufficiali. La produzione potrebbe essere spostata nello stabilimento di Pantnagar, in Uttarakhand, secondo un’indiscrezione del canale Cnn-IBN.
I vertici del colosso automobilistico hanno promesso di rispettare la promessa di lanciare sul mercato la Nano il prossimo mese di ottobre in coincidenza con alcune festività induiste.
La decisione di sospendere il progetto, più volte minacciata dallo stesso Ratan Tata, sarebbe stata presa in seguito all’incidente avvenuto ieri in cui due guardie private sono state aggredite da alcuni sconosciuti entrati nella fabbrica contestata dal partito locale Trinamul Congress che guida il fronte contadino anti esproprio. Le proteste erano iniziate il 24 agosto scorso con picchettaggi ai cancelli e blocchi stradali. La Tata Motors aveva quindi deciso di ritirare gli operai e sospendere il progetto che è uno dei fiori all’occhiello della politica economica del governo a guida comunista del Bengala Occidentale che due anni fa ha espropriato le terre. Tata Motors aveva respinto l’accordo del 7 settembre tra il movimento contadino e le autorità locali - raggiunto grazie alla mediazione del governatore Gopal Krishna Gandhi, uno dei nipoti del Mahatma - che prevedeva la restituzione di parte delle terre ai contadini di Singur.
mercoledì 24 settembre 2008
Tata lascia la fabbrica della Nano a Singur?
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