Su Radio Svizzera Italiana
E’ stata una delle più grandi esplosioni mai avvenute a Islamabad e in una zona considerata una delle più sicure della capitale. Secondo alcuni testimoni sarebbe stata un’autobomba a devastare l’hotel Marriott, uno dei cinque stelle più popolari soprattutto tra gli stranieri e che in passato era già stato obiettivo di attentati. L’esplosione ha sprigionato un incendio che in poco tempo è divampato nei piani superiori e si è trasformato in un devastante rogo. Le fiamme non sono ancora state domate e potrebbero distruggere completamente le 300 stanze dell’hotel. Si teme che molte persone siano intrappolate all’interno, ma la situazione a poche ore dal tremendo scoppio è ancora troppo confusa e caotica per tracciare un bilancio dei danni.
Potrebbe non essere solo una coincidenza che questo ennesimo attacco sia avvenuto poche ore dopo il discorso d’esordio del presidente Asif Ali Zardari ai due rami del parlamento. Riferendosi alle recenti incursioni dall’Afghanistan delle forze americane contro presunti obiettivi islamici, il vedovo di Benazir Bhutto ha ribadito la posizione del governo di non permettere violazioni della sovranità nazionali. Ha poi chiesto al parlamento di ridurre i poteri costituzionali del presidente che ha la facoltà di sciogliere le camere. Abbastanza a sorpresa, ha poi promesso di avviare un dibattito parlamentare sulla sicurezza e sulla lotta al terrorismo. Zardari dovrebbe essere martedì a NY per l’assemblea generale delle Nazioni Unite. E’ previsto anche il suo primo incontro con Bush che si prospetta estremamente delicato per la divergenza di opinioni nella strategia di lotta contro il terrorismo islamico che oggi ha dimostrato di essere in grado di colpire uno dei luoghi più protetti della capitale pachistana.
sabato 20 settembre 2008
Islamabad, hotel Marriott in fiamme dopo autobomba
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