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La Graziano Trasmissioni potrebbe decidere di chiudere il suo impianto di Greater Noida dopo l’assalto di lunedì scorso da parte di 200 operai licenziati culminato nell’uccisione del responsabile Lalit Krishna Chaudhry. Nello stabilimento che sorge nell’hinterland di Nuova Delhi è arrivato oggi Marcello Lamberto, amministratore delegato dell’azienda torinese appartenente al gruppo elvetico Oerlikon. Ha incontrato all’ospedale alcuni dei circa 20 dipendenti rimasti feriti nei tafferugli. Un portavoce legale della società, presente in India dal 1997, ha detto che “non ci sarebbero le condizioni di sicurezza e l’atmosfera non è idonea per proseguire la produzione”. Sotto accusa è anche la polizia locale che è intervenuta con due ore di ritardo quando ormai la tragedia si era consumata. In queste ore è in corso una riunione della dirigenza per decidere le sorti dell’impianto che secondo i piani aziendali doveva essere triplicato per far fronte alla crescente domanda di componenti da parte dell’industria automobilistica.
Intanto il ministro indiano del lavoro Oscar Fernandes si è pubblicamente scusato per aver detto che “l’attacco serve da monito per gli imprenditori”. Il ministro, in una conferenza stampa ieri, si era rifiutato di condannare l’aggressione e aveva esortato i manager a “trattare gli operai con rispetto e umanità”.
mercoledì 24 settembre 2008
Graziano Trasmissioni, in forse il futuro della fabbrica di Greater Noida
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