lunedì 1 settembre 2008

Orissa, appello vescovi mentre continuano le violenze contro i cristiani

Su Radio Vaticana Mentre la situazione nello stato dell’Orissa rimane tesa a causa di nuovi incidenti, i vescovi italiani sono intervenuti per condannare l’ondata di violenza contro la minoranza cristiana. In una nota diffusa ieri la presidenza della Cei, la Conferenza Episcopale italiana, si associa all'accorato appello formulato dal Santo Padre Benedetto XVI, condannando con fermezza ogni attacco alla vita umana ed esortando alla ricerca della concordia e della pace. I vescovi hanno inoltre deciso di indire per venerdì una giornata di preghiera e di digiuno.
Secondi un portavoce della CBCI, la Conferenza dei Vescovi cattolici in India, sarebbero 40 mila le persone rimaste senza tetto a causa di quello che è stato definito i regno del terrore in Orissa. Dopo gli ultimi scontri, il bilancio delle vittime è salito a 16, mentre secondo statistiche citate dalla CBCI sono state distrutte 4300 case, 50 chiese e cinque conventi nel distretto di Kandhamal, che e quello più colpito dall’esplosione di violenza seguito all’uccisione di un leader religioso indu lo scorso 23 agosto e di alcuni seguaci. La comunità cristiana era stata incolpata dell’omicidio nonostante le rivendicazione di gruppi maoisti attivi nello stato tribale dell’Orissa.

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