Come sempre la prima vittima delle ripetute crisi di nervi tra India e Pakistan è il cricket, l’ossessione sportiva nazionale dei due paesi che dopo l’attacco di Mumbai, hanno congelato le loro relazioni. Davanti al parlamento riunito per approvare nuove leggi antiterrorismo, il ministro indiano dello sport M.S.Gill ha annunciato ieri la cancellazione di una tournee della squadra nazionale di cricket prevista a partire dagli inizi di gennaio. La decisione, che era già nell’aria da tempo, è stata fortemente criticata dalle autorità sportive di Islamabad. I tornei di cricket tra le due squadre rivali, che hanno un enorme seguito di pubblico, erano ripresi solo nel 2004 dopo una pausa di 14 anni.
Ma non è solo lo sport a far salire la tensione che sembrava smorzata dopo l’intervento della diplomazia americana e britannica. La stampa indiana oggi accusa di doppiogiochismo il governo di Zardari che ieri ha presentato attraverso canali diplomatici ieri una protesta formale per una violazione dello spazio aereo avvenuta la scorsa settimana, definita dallo stesso presidente uno “sconfinamento involontario”. Zardari ha anche smentito a sorpresa la notizia degli arresti domiciliari di Masood Azhar, uno dei principali leader islamici nella lista dei super ricercati presentata da New Delhi. A questo punto molti si chiedono quale sarà la prossima mossa dopo la sospensione del cricket.
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