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Mentre si infittisce il giallo sul numero dei terroristi che hanno tenuto d’assedio Mumbai per tre giorni, continua a salire la tensione diplomatica tra India e Pakistan. Il governo indiano ha oggi convocato l’’ambasciatore pachistano per consegnargli la protesta ufficiale di New Delhi. Gli investigatori avrebbero le prove di un coinvolgimento del gruppo estremista pachistano Lashkar-e-Taiba, legato ad al Qaeda e già sospettato di precedenti attentati. Finora il governo pachistano ha respinto le accuse e ha promesso piena collaborazione. In un’intervista il presidente Asif Ali Zardari ha detto che i responsabili delle stragi non hanno nessun rapporto con le istituzioni di Islamabad. Ma il governo di Manmohan Singh, che il prossimo anno cerca una conferma nelle elezioni generali, sembra intenzionato a flettere i muscoli e ha minacciato di sospendere il processo di pace avviato 4 anni fa.
La possibile escalation militare preoccupa la Casa Bianca che nei prossimi giorni invierà a New Delhi Condoleezza Rice che si trova in Europa, Il capo della diplomazia statunitense oggi ha esortato il Pakistan a collaborare con l’India per trovare i responsabili dell’attacco del 26 novembre costato la vita a oltre 170 persone, tra cui una ventina di stranieri.
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