venerdì 26 dicembre 2008
Pakistan sposta le truppe verso la frontiera dell'India
Ad un mese esatto dall’attentato terroristico di Mumbai continua a salire la tensione tra India e Pakistan nonostante la pressione della comunità internazionale preoccupata per un’escalation militare che potrebbe destabilizzare l’intera regione sud asiatica. Oggi il ministro degli esteri saudita Saud Al Faisal è arrivato a New Delhi per esprimere il supporto del suo governo che insieme alla Cina è uno degli alleati più stretti dei pachistani. L’India avrebbe le prove certe di un coinvolgimento di un’organizzazione estremiste pachistane nell’attacco del 26 novembre, ma Islamabad continua a negare qualsiasi responsabilità e accusa Delhi di alimentare un clima di “isteria bellica”. Proprio oggi il ministero degli esteri indiano ha raccomandato ai suoi connazionali di non recarsi in Pakistan per motivi di sicurezza. Entrambi i Paesi starebbero per ammassare le truppe al confine. In particolare il Pakistan, che domani ricorda l’anniversario dell’assassinio di Benazir Bhutto, ha cancellato le licenze dei militari e starebbe trasferendo migliaia di soldati dalla frontiera occidentale con l’Afghanistan a quella orientale per fronteggiare un eventuale attacco degli indiani. La manovra potrebbe compromettere la lotta contro i ribelli di Al Qaeda e i talebani che dopo sette anni e enormi sforzi finanziari della casa Bianca è ancora lontana dall’essere vinta.
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