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Tra le regioni dove si vota c’è anche il Ladakh, il piccolo Tibet come è soprannominato, dove molti villaggi sono ancora isolati per la neve e sono raggiungibili solo con elicottero o a dorso di mulo. E’ un esempio della complessità di queste elezioni che oggi giungono alla conclusione. Le urne sono aperte in sette stati per un totale di 108 milioni di elettori chiamati a scegliere l’ultima fetta di rappresentanti della Camera Bassa. Gli occhi sono puntati sul grande stato meridionale del Tamil Nadu, dove la battaglia elettorale è stata influenzata dalla crisi umanitaria nel vicino Sri Lanka, dove decine di migliaia di tamil sono intrappolati nell’offensiva contro le Tigri Tamil. L’appoggio di uno dei due partiti rivali del Tamil Nadu potrebbe essere cruciale per i destini del futuro governo di New Delhi. Secondo le previsioni, è possibile dallo scrutinio di sabato non emerga nessun vincitore. Il Congresso di Sonia Gandhi e l’opposizione indu-nazionalista del Bjp, guidata dall’ultraottantenne Advani, sono testa a testa nei sondaggi. La caccia agli alleati è già iniziata di fatto in questi giorni in cui entrambi i partiti stanno intessendo complicate trame politiche per attrarre i leader regionali, tra cui quelli che compongono il Terzo Fronte, guidato dalla leader degli intoccabile Mayawati, la governatrice dell’Up. Ma determinante, almeno per la coalizione di centro sinistra del Congresso, sarà anche il supporto dei partiti comunisti, che sono al potere in Bengala Occidentale, lo stato di Calcutta, dove l’apertura dei seggi è stata segnata da violenze tra simpatizzati di partiti rivali.
martedì 12 maggio 2009
ELEZIONI 2009, oggi si chiude la quinta e ultima fase
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