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E’ stato detto molte volte, ma queste ore potrebbero essere le ultime per i ribelli delle Tigri tamil ormai bloccati in un fazzoletto di terra di 3 km quadrati senza via di fuga. Tanto che sarebbero pronti al suicidio di massa minacciandosi di lanciarsi contro i militari cingalesi, secondo quando ha dichiarato il Ministero della difesa di Colombo. Sempre secondo fonti del governo oltre 17 mila tamil sarebbero in fuga dalla zona dove continuano i bombardamenti. Due divisioni dell’esercito stanno avanzano da una parte e dall’altra della costa nord orientale. Un portavoce militare ha detto che i ribelli non avrebbero altra opzione che arrendersi.
Il presidente nazionalista Mahinda Rajapaksa, che domani rientra dalla Giordania, ha dichiarato che i terroristi sono stati annientati. Rimane però avvolta nel mistero la sorte del leader Vellupillai Prabakaran e degli altri vertici dei separatisti. Non è chiaro se siano ancora nascosti o siano riusciti a fuggire
Intanto la Croce Rossa ha lanciato l’allarme per il rischio di di una crisi umanitaria senza precedenti per la presenza di centinaia di feriti intrappolati nei combattimenti. Un inviato di Ban Ki Moon è arrivato a Colombo per chiedere al governo una tregua in modo da permettere ai civili di mettersi al sicuro, ma finora ogni appello del genere è caduto nel vuoto.
sabato 16 maggio 2009
Sri Lanka, Tigri Tamil minacciano suicidio di massa
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