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Senza la cattura, vivo o morto del capo ribelle Vellupillai Prabhakaran, il governo di Colombo non può dichiarare la completa vittoria contro le Tigri Tamil. E’ quando ha detto oggi ad una agenzia di stampa un politico tamil moderato che è stato uno dei fondatori del movimento dell’LTTE che oltre due decenni fa ha iniziato la lotta armata per l’indipendenza del nord e nord est dell’isola. Nonostante le voci di un probabile suicidio del capo guerrigliero di 58 anni insieme ai suoi compagni, la sua sorte è per ora un mistero. Un portavoce del Ministero della difesa ha detto che il super ricercato Prabhakaran è ancora introvabile.
I ribelli hanno dichiarato oggi di aver cessato le ostilità, ma le operazioni militari potrebbero continuare nei circa 3 km quadrati dove sono stati accerchiati in queste settimane i guerriglieri superstiti insieme a decine di migliaia di sfollati. Secondo il sito internet filo ribelle, Tamil net, nelle ultime 24 are in questa zona sarebbe avvenuto un nuovo massacro di civili di drammatiche proporzioni se risultasse vero. Nell’ultimo comunicato,un ufficiale della marina ribelle, il colonnello Soosai, avrebbe detto che ci sono 25 mila tamil morti o gravemente feriti dai bombardamenti e che i corpi sono sparsi ovunque in un’area di due km quadrati. Migliaia sarebbero ancora nascosti nei bunker sotterranei e sono tenuti in ostaggio dalle forze governative pronte a sparare contro a chiunque cerchi di fuggire.
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