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Il presidente Ram Baran Yadav ha dato tempo fino a sabato ai partiti per formare un nuovo governo dopo le dimissioni del primo ministro Prachanda, l’ex capo ribelle maoista salito al potere lo scorso anno dopo aver trionfato nelle prime elezioni democratiche del Nepal. La crisi politica si era aperta ieri a causa di un braccio di ferro tra il premier e il capo dello stato sulla rimozione del generale Katawal che si era opposto al piano di inserire gli ex ribelli nei ranghi dell’esercito regolare. La decisione del presidente Yadav di revocare la sospensione del capo delle forze armate decisa da Prachanda sarà esaminata dalla Corte Suprema Nepalese.
Il giorno dopo le dimissioni, alcuni partiti, tra cui il Congresso e i comunisti nepalesi, la seconda e terza forza in parlamento, avrebbero lanciato la proposta di formare un governo di unità nazionale per evitare che l’ex regno himalayana precipiti in un limbo politico che potrebbe mettere in pericolo il processo di pace. I maoisti hanno però respinto l’offerta chiedendo le scuse del presidente. Lo scontro istituzionale, che giunge ad appena 8 mesi dalla formazione del governo maoista e a tre anni dalla fine della guerriglia, rischia di innescare nuove rivolte di piazza a Katmandu e in tutto il Paese dove in questi giorni si sono già verificati scontri tra polizia e dimostranti.
martedì 5 maggio 2009
Nepal, partiti cercano di formare nuovo governo dopo dimissioni di Prachanda
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