Per la prima volta in India una donna è stata scelta a presiedere la nuova Camera Bassa che si insedia domani. Meira Kumar, 64 anni, parlamentare del Congresso sarà infatti la “speaker” del Lok Sabha o Assemblea del Popolo che conta 543 deputati.
A volere la sua nomina, che sarà formalizzata nella sessione del 3 giugno, è stata Sonia Gandhi, la leader del Congresso, il partito di maggioranza che ha trionfato nelle elezioni di maggio-aprile. Di estrazione “dalit” (gli “intoccabili”), Kumar è originaria dello stato settentrionale del Bihar e fa parte di una dinastia politica essendo la figlia di un ex vice primo ministro. Ha una lunga esperienza come diplomatica prima e nel precedente governo come ministro per la giustizia sociale dove si era battuta, in particolare, per la promozione di matrimoni tra caste differenti. Era stata riconfermata venerdì scorso nella nuova compagine governativa di Manmohan Singh come ministro per le risorse idriche, incarico da cui dovrà dimettersi.
Il suo predecessore era il comunista marxista bengalese Somnath Chatterjee, espulso dal partito nel 2008 perché si era rifiutato di votare contro in un cruciale voto di fiducia al governo sull’accordo indo-americano sul commercio di tecnologia nucleare.
Non è la prima volta che Sonia Gandhi affida una delle massime cariche istituzionali ad una donna. Nel 2007, un'altra “fedelissima” del Congresso, Pratibha Patil era stata scelta come presidente della Repubblica al posto dello scienziato nucleare mussulmano Abdul Kalam.
domenica 31 maggio 2009
Meira Kumar, prima donna presidente della Camera
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