giovedì 21 maggio 2009

Sri Lanka, governo promette ricostruzione entro sei mesi

Respingendo le accuse dell’Onu di ignorare l’emergenza umanitaria, il governo di Colombo ha assicurato oggi che la situazione nei campi di accoglienza è sotto controllo e ha promesso di accelerare la ricostruzione nelle zone distrutte dai combattimenti. Dopo aver incontrato due alti diplomatici indiani, il presidente Rajapaksa si è impegnato a smantellare al più presto i campi profughi e a permettere il ritorno degli sfollati entro i prossimi sei mesi. In un comunicato al termine dell’incontro con i due emissari di New Delhi, si legge che il governo avvierà anche un processo di riconciliazione nazionale con la minoranza tamil che ha patito enormi sofferenze nell’offensiva di questi 14 mesi. L’India ha in particolare promesso aiuti per lo sminamento, la costruzione di infrastrutture e di case. Per permettere un’adeguata rappresentanza politica dei tamil, il governo intende inoltre organizzare al più presto le elezioni negli ex territori ribelli.
Continuano però a preoccupare le condizione dei 300 mila sfollati ammassati in diversi campi di accoglienza off limits per le organizzazioni Umanitarie a anche Croce Rossa . Il segretario Ban Ki-moon che dovrebbe arrivare domani per una missione di due giorni chiederà al governo di garantire pieno accesso di due alle aree di crisi da cui giungono notizie allarmanti. Secondo la denuncia di un ong, gruppi paramilitari legati all’esercito regolare avrebbero sequestrato bambini tamil dai campi a scopo di estorsione o per avere informazioni su possibili loro legami con i ribelli.

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