martedì 26 maggio 2009

Pakistan, porte aperte per ex premier Nawaz Sharif

Dopo un anno di prigione, sette anni di esilio e il ritorno in patria nel 2007, l’ex primo ministro Nawaz Sharif ha vinto la sua battaglia per ritornare a pieno titolo nell’arena politica. La Corte Suprema ha revocato l’interdizione ai pubblici uffici a cui lui e il fratello Shahbaz erano stati condannati per l’accusa di alto tradimento e concussione. Il leader dell’opposizione e nemico dichiarato del presidente Asif Ali Zardari può quindi essere eletto in parlamento e assumere una carica pubblica. Secondo i sondaggi Sharif e il suo partito, la Lega Mussulmana Pachistano, godono di una vasta popolarità, soprattutto nella provincia del Punjab pachistano governata dal fratello fino allo scorso febbraio prima dell’interdizione alle cariche pubbliche. Era stata proprio quella sentenza a innescare la marcia dei magistrati e avvocati su Islamabad per chiedere il re insediamento dei giudici del Corte Suprema rimossi dall’ex presidente golpista Pervez Musharraf. Tra questi c’era anche il giudice capo Iftikar Mohammed Chaudry, strenuo oppositore del generale di Islamabad che aveva esautorato l’allora premier Sharif nel colpo di stato del 1999.
Il ritorno sulla scena politica dei fratelli Sharif è una nuova spina nel fianco per il governo di Zardari impegnato insieme agli Stati Uniti a riprendere il controllo di parte del Paese caduto nelle mani dei talebani.

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