mercoledì 12 marzo 2008

La Cina chiude versante nord dell'Everest alle spedizioni fino al 10 maggio

Su Radio Svizzera Italiana
In un'altra mossa che sembra diretta a prevenire dimostrazioni di protesta contro le Olimpiadi, la Cina avrebbe deciso di dichiarare off limits la parete nord dell’Everest. Secondo quanto riporta un sito internet di alpinismo, le autorità di Pechino non rilasceranno più i permessi per l’ascensione delle spedizioni sulla vetta fino al 10 maggio. Per quella data, compatibilmente con le condizioni metereologiche, è previsto l’arrivo da Lhasa della fiaccola olimpica nel primo campo base attraverso una nuova strada che tra l’altro è stata fortemente criticata dagli ambientalisti. I gruppi tibetani, che in questi giorni sono impegnati in manifestazioni in tutto il mondo contro i giochi olimpici, contestano duramente la decisione di fare dell’Everest, che si trova in Tibet, uno dei simboli delle Olimpiadi di agosto e di usare la cerimonia della fiaccola per rivendicare la montagna che i tibetani chiamano Chomolungma. Secondo il website, i cinesi avrebbero chiesto anche alle autorità nepalesi di sospendere le spedizioni dal versante meridionale, che sono più numerose, per lo stesso periodo, ma Katmandu avrebbe respinto la richiesta.

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