mercoledì 26 marzo 2008

L'India continua a fare shopping in Europa.La Tata si assicura la Jaguar e land Rover

L’acquisizione dei marchi di lusso Jaguar e Land Rover è solo l’ultima di una lunga serie di operazioni realizzate da aziende indiane nel Regno Unito e in generale in Europa. Il colosso Tata, uno dei pionieri dell’industrializzazione indiana preindipendenza, aveva già fatto scalpore in passato per l’acquisizione del produttore di acciaio anglo olandese Corus. Due anni fa il re della birra e da poco anche proprietario di una scuderia di formula uno,Vijay Mallya, aveva comprato la marca di whisky scozzese Whyte e Mackay. Spinte dai tassi di crescita record e dai guadagni in borsa, da alcuni anni le aziende indiane si sono lanciate in una corsa allo shopping di industrie in crisi e di marchi simbolo del Vecchio continente. Molti si chiedono se a oltre sessant’anni dall’indipendenza dal dominio britannico, l’India abbia iniziato una sosta di colonizzazione al rovescio. E’ sicuramente vero, ma non è questo il significato ultimo che viene attribuito a questa ondata di acquisizioni all’estero. Si tratta piuttosto il risultato di una globalizzazione dettata dalla ricerca di materie prime e nuovi mercati di sbocco. Commentando l’accordo da 2,5 miliardi di dollari di Tata con Ford, il ministro del commercio Kamal Nath ha dettpo che si tratat delal prova che e “la recessione mondiale non abbia influito sulla capacità delle imprese indiane di mostrarsi aggressive e capaci di andare all’estero”.

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